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Proteine di baco da seta in un drink

Wan ZiluIntervista a Wan Zilu, fondatore di Avaento
La nostra prima, solita domanda: come sei entrato nel mondo degli insetti commestibili?
Il rapporto delle Nazioni Unite sulle proteine ​​degli insetti del 2013 aveva attratto il mio interesse mentre studiavo scienze alimentari presso la Ohio State University, e quasi per caso in quel periodo mi era capitata l’opportunità di partecipare a un concorso di innovazione alimentare. Quindi cominciai a esplorare il campo delle proteine ​​degli insetti studiando le ricerche scientifiche, l’allevamento e la trasformazione in prodotti finiti, l’ambito gastronomico, le altre imprese del settore, i prodotti a base di insetti e così via.
Dopo essermi laureato nel 2016, ho iniziato a pianificare la mia attività: dopo la breve esperienza di un progetto nel settore dei farmaci veterinari, ho deciso di passare alle proteine ​​degli insetti sperando di ottenere risultati in questo grande e nuovo ambito.
Nel vostro paese avete bisogno di qualche autorizzazione speciale per allevare, processare e commercializzare insetti commestibili (o prodotti che li contengono)?
Per quanto riguarda l’allevamento, non vi è molta richiesta da parte del governo cinese perché questa parte appartiene alla categoria dei prodotti agricoli. Finché gli insetti adulti soddisfano gli standard sui residui di pesticidi e sul contenuto di metalli pesanti, possono essere venduti così come sono.
Per la trasformazione in prodotti più elaborati e per la loro successiva vendita, la questione è relativamente più complicata. Prima di tutto, gli insetti devono essere compresi nel catalogo degli alimenti approvati dal Ministero della Sanità. In caso contrario, sarà necessario fare una richiesta affinché vengano aggiunti alla lista. Questo processo in Cina è molto lungo: un’attesa di due anni è una stima ottimistica. Dopo l’autorizzazione, il richiedente non ha esclusività e tutti possono cominciare a usare questo ingrediente, il che ha anche portato al fatto che i cinesi non siano molto attivi in ​​questo processo.
Secondo la legge, le fabbriche che effettuano la trasformazione in prodotti lavorati devono inoltre ottenere una certificazione. Gli standard aziendali e gli standard di prodotto devono essere analizzati e approvati dall’ente locale per la regolamentazione degli alimenti e dei farmaci prima che possano essere venduti (per ottenere un’approvazione mi ci sono voluti 8 mesi, motivo per cui faccio sempre due lotti diversi di prodotti beta.)
Le Istituzioni appoggiano lo sviluppo di questa nuova industria?
Al momento, non c’è alcuna politica di sostegno da parte del governo. Nel caso degli insetti usati come mangime, può darsi che ci sia qualche forma di supporto governativo. (Poiché non mi concentro sui mangimi per insetti, non ne so molto, ma se ne hai bisogno ho un amico che se ne occupa, forse può descrivere in modo dettagliato le politiche di sostegno del governo per l’alimentazione a base di insetti).
Gli insetti che utilizzate sono allevati da voi?(se no, dove li prendete?)
Attualmente siamo una startup e concentriamo le nostre risorse sul lato del prodotto e del mercato, quindi non siamo coinvolti nell’allevamento di insetti. La barriera d’ingresso nel settore dell’allevamento degli insetti in Cina è molto bassa e la Cina ha un gran numero di piccoli allevatori di insetti. I produttori grandi (con una produzione di oltre 1000 tonnellate all’anno) sono una decina. Anche i produttori di lavorati a base di insetti sono molti.
Avento products
Quali prodotti commercializzate al momento?
Abbiamo una bevanda a base di proteine del baco da seta che abbiamo chiamato “Meiri Qingshu” (in inglese Chrys Mei). Attualmente abbiamo completato le prime due formulazioni, la linea di prodotti completa ne avrà cinque.
La risposta dei consumatori è sufficiente a garantirvi guadagni necessari alla crescita?
Ci occuperemo presto di questo problema. Adesso siamo ancora nella fase di test del prodotto, ma tra due mesi il prodotto ufficiale entrerà in vendita. Stando ai risultati delle nostre analisi preliminari, compresi i feedback provenienti dal mercato e le vendite di altre aziende che rispondono a simili esigenze dei consumatori, sono ottimista riguardo ai nostri prodotti.
I consumatori cinesi sono pronti per accettare gli insetti nelle loro diete quotidiane?

La Cina ha una lunga storia di consumo degli insetti: le pupe di cicala, le cavallette, le larve del bambù (zhujiechong), le larve di ape e così via sono tutti considerati delle delicatezze a tavola. Ma i nostri prodotti sono focalizzati sulla biotecnologia e sui concetti di salute e benessere. Pertanto, le persone a cui ci rivolgiamo potrebbero non essere le stesse che mangiano insetti al ristorante, anzi, gran parte del nostro gruppo di riferimento non accetta molto bene gli insetti, il che richiede che facciamo più sforzi in termini di accettabilità del prodotto.

Il disgusto che quasi tutto gli occidentali provano all’idea di mangiare insetti, è meno forte tra i consumatori cinesi?
Come già detto, c’è una grande fetta della popolazione cinese che mangia insetti, i quali possono anche fare parte della loro dieta quotidiana. Nella zona del Dongbei molte persone mangiano le pupe della cicala, mentre nel nord della Cina (Shandong, Henan) in molti mangiano le cicale. Nella sola città di Heze in Shandong si vendono 3.000 tonnellate di cicale. I bambini si divertono a cercarle, e poiché quasi tutti i ristoranti di piccole e medie dimensioni in queste due province acquistano cicale per tutto l’anno, quando le condizioni del mercato sono buone, una cicala può essere venduta a 0,5 yuan. Gli abitanti dello Yunnan dipendono dalle larve del bambù e dalle crisalidi di ape per la loro alimentazione. Questi due ingredienti sono la specialità di tutti i ristoranti dello Yunnan. La popolazione delle zone di cui ho parlato conta circa 400 milioni di persone, ma non sono le uniche.

Siete interessati a mercati come l’Europa e gli USA?
Sono molto interessato. Prima di fondare questa azienda, avevo già registrato una società negli Stati Uniti e non vedo l’ora di poter affrontare il resto del mondo. Dopo la produzione del primo lotto di prodotti, ho contattato 150 aziende in 26 paesi, ho attirato l’interesse di 13 Paesi e inviato loro i miei prodotti. Il feedback iniziale è stato molto buono. La recensione dettagliata datami dai nostri amici parigini di Jimini ne è una conferma.
E gli investitori cinesi (privati e istituzionali) stanno partecipando alla fase di startup delle aziende del settore?
Gli investitori cinesi mantengono per lo più un atteggiamento cauto verso l’industria degli insetti. Questa cautela deriva da alcune preoccupazioni riguardo alla sicurezza, l’efficacia e la capacità di questi prodotti di essere accettati dai consumatori. Prima di noi, ci sono state in effetti delle grandi aziende che hanno tentato di entrare nel campo delle proteine ​​degli insetti, ma i loro tentativi non hanno avuto successo. Ho studiato attentamente i loro casi e le loro carenze. Di conseguenza sto facendo il possibile per evitare i loro stessi errori.
Bits & Bites di Shanghai è la prima e unica società di investimento nelle startup di questo settore, ma, onestamente, la loro comprensione delle proteine ​​di insetti cinesi è relativamente superficiale, e i loro progetti di incubazione per quanto riguarda le proteine sono una semplice copia delle startup europee e americane. Tali copie non sono destinate ad ottenere buoni risultati.
Quali sono i vostri piani di sviluppo per i prossimi due anni?
Nel prossimo anno, ci faremo conoscere attraverso la storia di Isabella (una meravigliosa storia d’avventura che abbiamo scritto); completeremo i restanti tre prodotti della linea Chrys Mei (vitalità, detox ed energia) e costruiremo una linea di prodotti derivati dal baco da seta basata su cinque colori. In seguito, continueremo la ricerca e lo sviluppo di prodotti di bellezza (maschere per il viso, crema per il viso, crema per gli occhi, crema solare, essenze, profumi).
Inoltre, è in corso il progetto del villaggio di Avaento (dove gli abitanti del villaggio vivono di insetti). Stiamo scrivendo una storia meravigliosa per spiegare lo scopo di questo progetto. Stiamo progettando l’intero ecosistema del villaggio. Esso fornirà soluzioni per l’applicazione delle proteine ​​di insetti su larga scala.
L’automazione degli allevamenti di insetti è l’unico modo per abbattere i prezzi delle materie prime?
È un modo efficace, ma non è l’unico modo. Dal punto di vista delle tecniche di allevamento, si possono aumentare il tasso di conversione dei mangimi, il tasso di sopravvivenza, il peso degli insetti adulti.  Si possono migliorare le tecniche di riproduzione (ad esempio, si  può abbreviare il ciclo di crescita della cicala da 36 mesi a 18 mesi, e ho familiarità con le persone che padroneggiano questa tecnologia). Infine, ci sono modi per ridurre il prezzo delle materie prime. Inoltre, la chiave per ridurre i prezzi delle materie prime sta nel numero di consumatori finali; questa è anche la chiave per ridurre il costo della ricerca e delle attrezzature.
Avento technologies
Pensi che la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente siano motivi che possano convincere i consumatori cinesi ad integrare l’alimentazione con gli insetti?
Utilizzare la sostenibilità e l’eco-compatibilità per convincere i consumatori ad acquistare prodotti a base di insetti che sono almeno tre volte più costosi delle proteine ​​tradizionali in Cina è un buon modo per essere derisi da tutti. Per questo nei nostri prodotti non menzioniamo assolutamente l’ecosostenibilità e l’ambiente, i nostri punti di partenza sono l’efficacia del prodotto e la soddisfazione dei bisogni dei consumatori. Solo così possiamo resistere in un mercato altamente competitivo.
Come sarà l’entomofagia in Cina tra 5 anni?
In fatto di cucina, il consumo di insetti è già abbastanza diffuso, ma questa diffusione non ha dato forma ad una “cultura” degli insetti, infatti la maggior parte dei piatti sono principalmente fritti, malsani e poco attraenti per le persone che non hanno l’abitudine di mangiare insetti. Inoltre, i nostri piatti non sono paragonabili a quelli dei ristoranti Michelin che studiano gli insetti in Europa e negli Stati Uniti dove l’insetto è proposto in una serie di variazioni che va dagli antipasti ai dessert.  In futuro intendiamo affrontare questo problema.
Come prodotto in rapido movimento, sono necessarie più linee di prodotti per coprire un pubblico più ampio. Per quanto riguarda la nostra azienda, piuttosto che affrontare lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente, prevediamo invece di dedicarci allo sviluppo di nuove linee di prodotti e rivolgerci a nuovi segmenti di clientela, come i bambini, gli sportivi e gli anziani. Come già detto, il nostro punto di partenza è l’efficacia delle nostre proteine.
A livello giuridico, dobbiamo trovare un terreno comune con gli istituti di ricerca e i produttori di insetti, formare una comunità di interessi e accelerare il processo di autorizzazione per l’uso di nuovi alimenti a base di proteine ​​d’insetto, poiché più ci sono ingredienti disponibili e maggiori sono le nostre opportunità.
Sebbene le proteine di insetto abbiano un grande potenziale, non sono fortemente richieste dalla popolazione: è impossibile sostituire polli, anatre, bovini e pecore, ma cercheremo di far capire che anche le proteine ​​dell’insetto sono utili in una certa misura. La loro preziosità sarà la premessa di base di Avaento Village.
Matteo Pavanati
mag 24, 2018Entomofago
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