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In Occidente crescono le allergie alimentari

Antonio de GennaroIntervista con Antonio De Gennaro, fondatore di FoodAllergeni

Raccontaci del tuo background e delle attività che svolgete
Sono un imprenditore beneventano, laureato in comunicazione all’Università La sapienza di Roma. Ho lavorato per svariati anni con una nota società di comunicazione come formatore per il retail. Negli ultimi tre anno sono stato direttore di una scuola di formazione. Ho prestato sempre grande attenzione alle allergie in quanto allergico al lattosio.
Nel maggio del 2015 ho incontrato l’avv. Carmine Coviello, che mi ha dato delucidazioni sulla normativa Europea UE 1169/11 entrata in vigore in Italia il 13.12.14 che prevede l’obbligo di redigere l’agenda allergeni per tutte le imprese della filiera alimentare che commerciano e somministrano prodotti alimentari. Da questo incontro è scaturita l’dea di formare il personale della filiera alimentare e di dare loro tutta la strumentazione necessaria per redigere il Menu allergeni. e soprattutto tutelare tutti quei consumatori allergici che potrebbero incorrere inconsapevolmente in uno shock anafilattico.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’esplosione di allergie e intolleranze alimentari. Qual è il motivo?
Le allergie alimentari sono presenti quasi esclusivamente nei paesi occidentali dove la prevalenza dell’allergia alimentare è aumentata del 18% dal 1997 al 2007. I dati derivanti da molti gruppi mostrano che nel 2007, il 3,9% dei bambini americani, con età inferiore a 18 anni ha presentato un’allergia alimentare, tra le possibili cause di quest’incremento c’è sicuramente l’utilizzo sempre maggiore di antibiotici, ma anche il tardivo svezzamento dei bambini da parte delle mamme.

Tre aggettivi per il sistema di sicurezza alimentare nel nostro paese (e in Europa)
Cogente, essenziale, sottovalutato.

Avrai certamente sentito parlare di insetti commestibili per l’alimentazione umana. Hai approfondito la questione dal tuo punto di vista professionale?
Gli insetti sono parte della dieta quotidiana in molti paesi come Asia ed Africa, contengono proteine, minerali, vitamine e sono a basso contenuto di grassi. Sono favorevole alla loro presenza a patto che siano correttamente allevati così come precisa anche l’Agenzia Ue per la sicurezza alimentare (Efsa).

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Vedi particolari rischi nell’introduzione di questo e altri novel food?
Non vedo particolari rischi nell’introduzione degli insetti nell’alimentazione italiana, ma rimarrei deluso se andassero a stravolgere la dieta mediterranea.

Ti è mai capitato di assaggiare degli insetti?
Sì, ho mangiato cavallette provenienti dal Messico e le ho trovate gradevoli.

Pensi che i prodotti a base di insetti commestibili avranno successo in un paese come l’Italia?
Noi Italiani siamo molto legati alle nostre tradizioni culinarie e per un fatto meramente culturale non credo che gli insetti commestibili entreranno facilmente a far parte delle nostre tradizioni alimentari.

feb 13, 2017Lorenzo Pezzato
[:it]Un'analisi sensoriale per gli insetti commestibili[:en]A sensory analysis for edible insects[:][:it]Goterra: mangimi a base di insetti made in Australia[:en]Goterra: insects feed made in Australia[:]
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Lorenzo Pezzato
8 years ago Bug food, Entomofagia, Medicina, Novel food, ScienzaAllergie, Antonio de Gennaro, Entomofagia, FoodAllergeni, Insetti commestibili
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